Ape, Zanzara, Piccione

Quando parliamo di questioni climatiche, esistono animali più popolari di altri.

Per anni l’orso polare è stato il simbolo della crisi climatica, esposto sui cartelli delle manifestazioni e sulle copertine dei giornali.

Agli inizi del 2000, uno studio pubblicato su “Nature” suggerì che i bruchi di monarca potessero essere minacciati dalle colture transgeniche, e la farfalla monarca, un insetto comune e abbastanza ordinario, divenne il simbolo della lotta per la biodiversità.

Le api hanno un hashtag e una giornata dedicata (#worldbeeday, #savethebees), mentre altri insetti meno fotogenici ma altrettanto essenziali per i nostri ecosistemi non godono della stessa popolarità: non si festeggia il World Mosquito Day.

È vero che online tendiamo a empatizzare con certe specie familiari, preferendo rappresentazioni spettacolari, stereotipate e ripetitive. Basta un giro su #animalsoftiktok per confermare questa ipotesi.

Anche quando si parla di biodiversità, alcuni animali vengono menzionati più spesso di altri.

Quali animali sono al centro del dibattito sulla biodiversità urbana in Italia (secondo i video di Youtube)?
Ci sono animali più popolari ed altri che vengono dimenticati?

Per rispondere a questa domanda, abbiamo raccolto 546 video da Youtube che parlano di biodiversità urbana.

Conferenze

Video divulgativi

Spot Promozionali

Abbiamo estratto dall’audio di ciascun video tutte le menzioni di animali.

1 → Ape
2 → Zanzara
3 → Piccione
4 → Farfalla
5 → Lupo

6 → Falco
7 → Cornacchia
8 → Cinghiale
9 → Gabbiano
10 → Picchio

11 → Cane
12 → Volpe
13 → Topo
14 → Coccinella
15 → Aquila

16 → Pappagallo
17 → Mosca
18 → Tartaruga
19 → Rana
20 → Leone

21 → Ragno
22 → Gallina
23 → Orso
24 → Riccio
25 → Pettirosso

1 → Ape
2 → Zanzara
3 → Piccione
4 → Farfalla
5 → Lupo
6 → Falco
7 → Cornacchia
8 → Cinghiale
9 → Gabbiano

10 → Picchio
11 → Cane
12 → Volpe
13 → Topo
14 → Coccinella
15 → Aquila
16 → Pappagallo
17 → Mosca
18 → Tartaruga

19 → Rana
20 → Leone
21 → Ragno
22 → Gallina
23 → Orso
24 → Riccio
25 → Pettirosso

Gli Insetti sono la categoria di animali più menzionata.

Seguita dagli uccelli

...e mammiferi.

Tra gli animali meno popolari: Rettili, Pesci e Anfibi

In fondo alla lista: Aracnidi, Batteri, Altri Invertebrati e Crostacei.

La frequenza con cui un animale viene menzionato non necessariamente riflette la sua popolarità.

Alcuni tipi di animali compaiono in video con poche visualizzazioni, mentre altri sono protagonisti di video visti da migliaia di utenti.

Cervo, lupo, e cinghiale, seppur poco menzionati, raccolgono la maggior parte di visualizzazioni, battendo api e coccinelle.

Per esaminare il contesto in cui ciascun animale viene menzionato, abbiamo creato un catalogo video suddiviso per categorie.

Nota sulla raccolta e analisi dei dati

I dati sono stati raccolti utilizzando lo strumento YouTube Data Tools, con l'uso delle seguenti query di ricerca:

biodiversità urbana

biodiversità città

biodiversità urbano

Per ciascuna query, sono stati raccolti i primi 200 video.
Dalla raccolta di video, sono stati eliminati:
→ I video duplicati;
→ I video in lingue diverse dall'italiano;
→ I video che non menzionavano esplicitamente l'ambiente urbano o una città specifica;
→ I video che non menzionavano esplicitamente la biodiversità nel titolo o nella descrizione.

Il transcript di ciascun video è stato generato mediante l'utilizzo dello strumento di riconoscimento vocale VOSK Models.

Le menzioni degli animali sono state contate con l'ausilio di Videogrep.
Lo stesso tool è stato utlizzato per generare i Supercut.

La lista delle menzioni degli animali è stata poi uniformata seguendo i seguenti criteri:
→ I plurali e i singolari sono stati resi al singolare;
→ Parole come 'etti' e 'ini' sono rimaste invariate, ad esempio 'tartarughine' e 'passerotto';
→ I nomi al femminile e al maschile sono rimasti separati;
→ Le forme contratte come 'all'aquila' e 'dell'aquila' sono state uniformate in 'aquila';
→ Le forme contratte come 'un'ape', 'dell'ape' e 'l'ape' sono state uniformate in 'ape';
→ Le forme al femminile come 'gallina' e 'gallinella' sono rimaste separate.